LA
PARUSIA DEL SIGNORE
a cura di: Stefano Cagnola, Piero Fiore, Devis Dazzani
A voi tutti, che visitate il Sito di “Profezie on Line”, cercheremo di spiegare, nel migliore dei modi e con un criterio di esposizione il più comprensibile possibile, ciò che la Parusìa di nostro Signore contiene e ci vuol far capire.
Innanzitutto, è utile e doveroso fare una premessa:
indica la presenza attiva e, in un secondo momento, l’arrivo, la visita – non il ritorno.
Il nuovo tempo, che doveva essere inaugurato dal Giorno del Signore, il quale significava per il popolo un giorno di benedizione e di felicità, di luce, un giorno in cui Dio si sarebbe manifestato come tale, cioè come Dio-Salvatore, è già cominciato, come pure il Regno è già instaurato nel momento della Resurrezione di Cristo al Cielo, alla destra di Dio Padre.
Cristo risorto è incoronato Salvatore del popolo e Signore del mondo; Egli è, ormai, l’Esecutore del Testamento e del Giudizio di Dio, suo Padre.
Questa realtà soprannaturale, annunciata nel Mistero, proposta alla fede, comunicata dal dono dello Spirito… tende a realizzarsi nella sua pienezza e a manifestarsi nell’evidenza: “questi saranno i segni della fine del tempo presente”.
Il tema tradizionale del Giorno del Signore trova così una duplice interpretazione:
Talvolta, la prospettiva di questo Avvento finale viene valorizzata, addirittura esasperata, e costituisce un argomento di mobilitazione e di speranza, nei momenti della prova.
Talvolta, è sfumata per sottolineare, invece, la trasformazione spirituale che è già stata operata, nel Credente e nella Chiesa, dai doni escatologici - sul destino dell’uomo e del mondo - già acquisiti.
In ogni caso, però, l’insieme degli scritti nel Nuovo Testamento sembra esprimere la medesima convinzione: Gesù Cristo ricopre, nel Disegno salvifico di Dio, un ruolo singolare, la cui portata universale sarà manifestata.
Lo scenario da Parusìa reale, il Giudizio da parte del Figlio dell’uomo, l’Avvento di un mondo nuovo, sono illustrazioni particolari di questa convinzione generale che, d’altra parte, a seconda delle situazioni storiche e pastorali, ispirerà le diverse raccomandazioni e le diverse rappresentazioni dei passi testamentari moderni relativi all’attesa escatologica - cioè sul destino ultimo dell’uomo e del mondo.
Fatta questa premessa, come prima cosa desideriamo dirvi che la “Visita” che il Signore farà, chiamata anche "Seconda Venuta", non è una pura illazione, ma è annunciata a chiare lettere dalla Sacra Scrittura.
Dove?
Prima di rispondere a questa domanda è necessario leggere quello che è scritto in Apocalisse 20,10: “... il diavolo, che li aveva sedotti, fu gettato nello stagno di fuoco e zolfo, dove sono anche la bestia e il falso profeta: saranno tormentati giorno e notte per i secoli dei secoli”.
È necessario soffermarsi sulle parole: “... dove sono anche la bestia e il falso profeta”.
Perché?
Per il semplice motivo che ciò si ricollega con Apocalisse 19,20, in cui troviamo scritto:
“... Ma la bestia fu catturata e con essa il falso profeta che alla sua presenza aveva operato quei portenti con i quali aveva sedotto quanti avevano ricevuto il marchio della bestia e ne avevano adorato la statua. Ambedue furono gettati vivi nello stagno di fuoco, ardente di zolfo”.
E, subito dopo, notate, sempre in Apocalisse 20,1-3, si dice:
“Vidi poi un angelo che scendeva dal cielo con la chiave dell’Abisso e una gran catena in mano. Afferrò il dragone, il serpente antico – cioè il diavolo, satana – e lo incatenò per mille anni; lo gettò nell’Abisso, ve lo rinchiuse e ne sigillò la porta sopra di lui, perché non seducesse più le nazioni, fino al compimento dei mille anni. Dopo questi dovrà essere sciolto per un po’ di tempo”.
Da queste righe del Libro dell'Apocalisse si evidenzia questo:
In seguito, trascorsi mille anni, toccherà a Satana essere neutralizzato.
Ora, ecco il nocciolo della questione:
Sì che c'è: ce ne parla, con dovizia (abbondanza) di particolari, l'Apostolo Paolo.
Dove?
L'apostolo Paolo parla di questa distruzione dell'uomo iniquo, ovvero dell'uomo del 666, cioè dell'Anticristo, nella Seconda Lettera ai Tessalonicesi e, precisamente, al Cap. 2,7-12.
Con quali parole?
Con le seguenti parole: “... Il mistero dell’iniquità è già in atto, ma è necessario che sia tolto di mezzo chi finora lo trattiene. Solo allora sarà rivelato l’empio e il Signore Gesù lo distruggerà con il soffio della sua bocca e lo annienterà all’apparire della sua venuta, l’iniquo, la cui venuta avverrà nella potenza di satana, con ogni specie di portenti, di segni e prodigi menzogneri, e con ogni sorta di empio inganno per quelli che vanno in rovina, perché non hanno accolto l’amore della verità per essere salvi. E per questo, Dio invia loro una potenza d’inganno, perché essi credano alla menzogna e così siano condannati tutti quelli che non hanno creduto alla verità, ma hanno acconsentito all’iniquità”.
A questo punto, c'è solo da attendere che, chi lo trattiene, sia tolto di mezzo. Allora si manifesterà l'iniquo che il Signore Gesù distruggerà con il soffio della sua bocca e – attenzione, cari lettori –
annienterà con la manifestazione della sua Parusìa
Ecco la risposta che si era lasciata in sospeso!
Poiché la Parusìa di Gesù annienterà l'uomo iniquo, il falso profeta, prima che Satana sia legato per mille anni, ecco, dunque, che abbiamo la prova che la Parusìa di Gesù ci sarà prima dell'inizio del tempo felice, chiamato “Terzo Giorno” – “Giorno del Signore”, della Gerusalemme Celeste, Terra Nuova e Cieli Nuovi, Regno dei Cieli, Terra Promessa”…
Ma questa Parusìa è una “Visita del Signore” o anche quasi un “Ritorno”?
È quella Manifestazione di Gesù della quale parla la Sacra Scrittura in molti punti, soprattutto l’Apostolo Giovanni, in Apocalisse 3,14-22, scrivendo alla Chiesa di Laodicèa:
Non esiste la via intermedia e, perciò, va presa una posizione chiara: o scegliere il Signore… o scegliere Satana!
Notate una cosa, e cioè: questo avvertimento, questa visita spirituale, è annunziata a tutti gli uomini con le parole: “... io sto alla porta e busso...”.
Nel primo libro scritto da Stefano Cagnola, “Oggi è Laodicèa!...E domani?” (Edizioni ADAM), questo momento viene denominato con il nome di “Laodicèa”.
In questa circostanza, il Signore si farà sentire nel nostro interno e ci darà, quindi, la prova della Sua esistenza; ci mostrerà la situazione della nostra anima, nuda e cruda, così come la vedono gli occhi di Dio... e in conseguenza a ciò, le alternative sono queste:
· molti si getteranno in ginocchio e imploreranno perdono e misericordia, riconoscendo i loro peccati;
Terminato quel momento - che “sarà ardente come un forno” – perché sussisterà una sofferenza atroce, in quanto il Signore, dopo che avrà messo a nudo la nostra Anima, macchiata dai molti peccati commessi, ci introdurrà nella Terra Promessa.
Quando arriveremo prossimi a quel momento, cioè al periodo che è denominato come di Laodicèa, gli uomini saranno suddivisi in “tre gruppi” e cioè:
1. i “Caldi”: riferiti al Cielo e alla Terra,
2. i “Tiepidi”: riferiti al Mare - quelli che Apocalisse 20,11-14 chiama “i morti piccoli”, il cui nome si trova scritto nel “Libro della Vita”,
3. i “Freddi”: riferiti alla Morte e all'Inferno, ovvero “i morti grandi”, il cui nome non si trova scritto nel “Libro della Vita”.
Appena trascorso quel momento, che non sappiamo quanto durerà, gli uomini
saranno suddivisi in “due gruppi”:
i “Caldi” e i “Freddi”
A questo punto, si sarà verificata, così, la prima parte della Visita che Gesù
ci farà e che riguarda tutti gli uomini, annunciata nel Vangelo di Matteo
24,27-28, con le parole: “Come la folgore viene da oriente e brilla fino a
occidente, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. Dovunque sarà il cadavere,
ivi si raduneranno gli avvoltoi”.
Dio avrà separato i capri dalle pecore e si occuperà, spiritualmente, solo delle pecore che lo avranno scelto.
In questo periodo termina quello che Gesù, nel suo Vangelo, ha chiamato:
“Il Secolo Presente”,
durante il quale hanno convissuto “i Caldi, i Tiepidi e i Freddi”.
In seguito, inizia quello che la Sacra Scrittura chiama:
“Secolo Futuro”,
detto “secolo” in quanto avrà una durata temporale e inizierà tutta una serie di avvenimenti, che porteranno al “Ritorno Fisico di Gesù”, il quale ritorno riguarderà, però, solo i “Caldi”, con la realizzazione del “Regno dei Cieli” sulla terra.
I “Caldi”, che usciranno dal quel periodo, chiamato “Laodicèa”, saranno costituiti da uomini che, prima di allora, erano già caldissimi per il Signore, cioè quelli che avevano già fatto una scelta radicale di vita verso di Lui.
Costoro riceveranno dall’Altissimo il dono di non ricordarsi più dei loro peccati, perché sarà Volontà e Misericordia del Signore Iddio; proveranno nel loro cuore un desiderio profondo di amare l’Essere Supremo che, per molto tempo, molti di loro non avevano voluto conoscere!
Coloro i quali, prima del momento di “Laodicèa”, erano “Caldissimi”, grazie alle sofferenze vissute per amore del Creatore, avranno un trattamento speciale e, cioè: riceveranno, in dono, lo Spirito Santo, che su di loro scenderà in tutta la Sua potenza.
Questi uomini avranno, quindi, il merito di ciò che li distinguerà da quei “caldi” che non vollero esserlo prima della Visita del Signore.
Come il volto di Mosè era luminoso dopo aver dialogato con Dio Padre, così questi uomini avranno qualcosa in più che li distinguerà dagli altri e avranno il compito di evangelizzare coloro che non hanno mai voluto conoscere il Signore a suo tempo, o lo hanno conosciuto in maniera superficiale e anche per loro cattiva volontà.
Perché evangelizzeranno i popoli diventati ormai caldi?
Perché saranno i popoli che chiederanno di conoscere il Signore, in quanto avranno sete di questa “conoscenza”, che sarà stimolata da Dio stesso e messa nel loro cuore!
Ecco, perché, si parla di “Nuova Evangelizzazione”: è Nuova, poiché, al contrario di prima, non è mai accaduto che tutti i popoli chiedessero di conoscere il Cristo!
Allora, si verificherà quello che ci annuncia la Bibbia, in Zaccaria 8,23-24: “In quel giorno dieci uomini di tutte le lingue afferreranno un Giudeo per un lembo del suo mantello e gli diranno: “Vogliamo venire con voi, perché abbiamo conosciuto che il Signore è con voi!”.
E dopo che il Vangelo sarà annunziato a tutti i popoli della terra, cosa succederà?
Ci sarà il “Ritorno Fisico” del Signore: però Lo vedranno tornare solo coloro i quali il Vangelo chiama con l'appellativo di “Uomini di Galilea”.
Sono costoro che vedranno tornare il Cristo; Lo potranno abbracciare e parlarGli... se lo saranno guadagnato con il loro modo di vivere veramente conforme a ciò che la Madonna e Gesù hanno chiesto nelle loro numerose apparizioni anche di questi ultimi tempi, tempi difficilissimi per vivere secondo il Loro insegnamento.
Desideriamo, infine, sottolineare questi punti riassuntivi:
Donerà un premio speciale a tutti coloro che hanno voluto credere a ciò che, in questi tempi, il Signore e la Madonna ci hanno voluto dire per prepararci a questa “Visita” che il Signore sta per farci, annunciata anche dalle parole che il Sacerdote Zaccaria dice nel Benedictus: “... verrà a visitarci un Sole che viene dall'Alto, a rischiarare coloro che stanno nelle tenebre…” (Luc. 1, 67-79) - la teoria dell'Anticristo – “e in ombra di Morte” - (Luc. 1,79) cioè l’ombra di lui che sarà la Morte.
Questo “Secolo Futuro” altro non è che i “Mille Anni di Pace”, nei quali Satana sarà legato come ci dice Apocalisse 20,2-3.
Per un approfondimento de "il secolo presente" e de "il secolo futuro" consiglio di leggere se non ancora fatto il precedente articolo pubblicato su PoL dal titolo "La promessa di Dio Padre"
Alla fine dei “Mille Anni” ci sarà “l’Ultima Venuta di Gesù”, cioè il “Giudizio Universale”, ovvero quando verrà a giudicare i morti.
Nella “Parusìa”, invece, che è “la Seconda Venuta Spirituale”, verrà a giudicare i vivi.
© Profezie On Line - 2006
I testi “Oggi è Laodicèa!...E domani?” e "La Tenda di Mosè" citati in questo articolo sono fuori commercio, possono essere reperiti presso:
Edizioni ADAM - info@gesumisericordioso.com