“LA PROMESSA DI DIO PADRE”



“Vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, vi prenderò dalle genti, vi radunerò da ogni terra e vi condurrò sul vostro suolo... vi purificherò con acqua pura e voi sarete purificati… porrò il mio Spirito dentro di voi, voi sarete il mio popolo e Io sarò il vostro Dio”.

Molti cristiani hanno perso la speranza del “Ritorno del Signore”, di cui hanno parlato anche molti veggenti, in quanto nulla di tutto ciò che costoro avevano detto e scritto è accaduto o sarebbe dovuto accadere entro l’anno 2000.
Ma… i veggenti, quelli attendibili, hanno veramente sbagliato?
Forse no!
Per spiegare questo, immaginate, per un momento, di tornare indietro nel tempo, cioè a qualche anno prima della fine dell’anno 2000.
Per un attimo, mettetevi nei panni di un vero veggente – e sì, vero veggente, perché solo lo Spirito Santo, se viene pregato, vi farà capire la verità, vi allontana dalla menzogna e dalle persone false – e che vi appaia il Signore, dicendovi: “Entro la fine del Secolo presente deve accadere tutto quello che dice la Sacra Scrittura”.
Considerate, ora, che l'anno in cui ciò si verifica sia, per esempio, il 1998, e che voi, in questo determinato anno, avete avuto la rivelazione appena citata.
Immaginate, ancora, che voi confidiate questo fatto, che si ripete più volte, a delle persone amiche.


Il Signore

Penso che, se fosse accaduto questo, voi avreste riferito la cosa in questi termini: “Mi è apparso il Signore - o la Madonna - e mi ha detto che, entro la fine del Secolo Presente, cioè del 2000, deve accadere tutto quello che sta scritto nella Sacra Scrittura...”.
Sì, proprio così mi hanno detto! (Il Signore o la Madonna).
Trascorre il tempo e arriva l'anno 2000: voi l’avete detto e riferito a tanti, ma… nulla è accaduto!
Vi appare, nuovamente, il Signore, e voi, a questo punto, vi è lecito dirGli:
“Signore, nessuno più mi crede. Mi avevi detto che doveva accadere quello che afferma la Sacra Scrittura, ma nulla è accaduto!...
Perché, Signore, hai permesso questo?...
Tutti, adesso, mi hanno abbandonato e non credono più alle Tue parole dette per mia bocca.
Io ho riferito a tutti che il tuo “Ritorno è molto vicino” e che sarebbe dovuto avvenire entro la fine del Secolo Presente!
Le Sacre Scritture parlano in modo esplicito del tuo Ritorno che, però, non si è avverato!
Signore, sai quante risate e critiche da parte di molte persone e, soprattutto, dal fronte di Teologi e Pastori della Chiesa?
Signore, sai quanta sofferenza vissuta da parte di coloro che credono e che non vedono realizzare quello in cui hanno creduto e sperato?”.


Il Signore, in seguito a tanta pena, causata da questa mancata realizzazione, vi risponderebbe nel modo seguente: “Se leggi con molta attenzione le Sacre Scritture, noterai che Io parlo di ‘due periodi di tempo’, che chiamo:


‘Il Secolo Presente’ e ‘Il Secolo Futuro’

Quindi, è vero che, entro la fine del ‘Secolo Presente’, deve accadere quello che sta scritto nelle Sacre Scritture, cioè entro la fine di quello che Io chiamo ‘il Secolo Presente’ e non, certamente, entro il vostro secolo presente che voi “chiamate 2000”!


Luca Evangelista - Il Sacerdote Zaccaria – Il Benedictus

Presta attenzione a ciò che il Sacerdote Zaccaria dice nel ‘Benedictus’:
“Benedetto il Signore, Dio di Israele, perché ha visitato e redento il suo popolo…”.
Per quale motivo dice ‘visitato’, che è un verbo di tempo passato, se Io non ero ancora nato?
E come mai scrive ‘redento il suo popolo’, se ancora non ero sulla terra?
In seguito, invece, Zaccaria dice, con un affermazione di tempo futuro: “… Per cui verrà a visitarci dall’alto un sole che sorge...”.
Zaccaria, il padre di San Giovanni Battista, sempre nel ‘Benedictus’, dice, per Mia rivelazione, che Io tornerò per visitarvi nuovamente... Non solo lui profetizza ciò, ma è l’intera Sacra Scrittura che afferma questa mia ‘Seconda Venuta’, per Volontà del Padre mio!”.


Sì! È vero.
Tutta la Bibbia parla di questo “Ritorno del Signore”; sì, il Signore sta per venire ad “inaugurare” il suo Regno sulla terra, anche se non conosciamo il giorno e l’ora, però sappiamo che verrà.
Volete che Dio Padre non dia Gioia e Giustizia a suo Figlio concedendoGli un Regno sulla terra, dove gli uomini vivranno secondo i Precetti del suo Amore, in quanto Dio è Amore, e che sono scritti nei Vangeli?
Avete, forse, dei dubbi “umani”, pensando e credendo che Dio non possa avere il suo Regno sulla terra per un periodo lungo?
Dio, essendo Amore, è a

nche Creatore, ed essendo Tale, ci rende partecipi della sua Realizzazione, altro che parlare di Big-Bang, questa ipotetica esplosione cosmica inventata dall’uomo-scienziato, orfano di Dio.
Ma non vi rendete conto che tutta la Sacra Scrittura parla di questa “Venuta” sotto forma di simboli nelle vicissitudini del Popolo d’Israele, il suo Popolo prescelto?
Sì, tutta la Bibbia ne parla.


Mosè

Quando Mosè arriva alle pendici del Monte Sinai, il Signore Iddio lo chiamò dal monte, dicendogli quello avrebbe dovuto dire alla casa di Giacobbe e annunciare agli Israeliti:
“… Voi stessi avete visto ciò che io ho fatto all`Egitto e come ho sollevato voi su ali di aquile e vi ho fatti venire fino a me. Ora, se vorrete ascoltare la mia voce e custodirete la mia alleanza, voi sarete per me la proprietà tra tutti i popoli, perché mia è la terra! Voi sarete per me un regno di sacerdoti e una nazione santa. Queste parole dirai agli Israeliti!” (Esodo 19,4-5).
Mosè andò, convocò gli anziani del popolo e riferì loro tutte queste parole, come gli aveva ordinato il Signore. Tutto il popolo rispose insieme e disse: “Quanto il Signore ha detto, noi lo faremo!”.
Mosè tornò dal Signore e riferì le parole del popolo (Esodo 19,7-8).

Quindi, il Popolo tutto era d’accordo di diventare un “Popolo di Sacerdoti” e Dio preparò l’alleanza.

Il Signore disse a Mosè: “Ecco, io sto per venire verso di te in una densa nube, perché il popolo senta quando io parlerò con te e credano sempre anche a te”.
Il Signore disse a Mosè: “Va’ dal popolo e purificalo oggi e domani: lavino le loro vesti e si tengano pronti per il terzo giorno, perché nel terzo giorno il Signore scenderà sul monte Sinai alla vista di tutto il popolo” (Esodo 19,9-11).
Ed ecco qui, in queste frasi, scorgere la prima simbologia del “Terzo Millennio” e “del Ritorno del Signore”.


Apostolo Pietro - 2Pt. 2,3-8

Se prendiamo in considerazione ciò che ci riferisce anche l'Apostolo Pietro, oltre ad altri riferimenti biblici, capiremo maggiormente questa simbologia e cioè:
“Una cosa però non dovete perdere di vista, carissimi: davanti al Signore un giorno è come mille anni e mille anni come un giorno solo” (2Pietro 2,3-8).

Oltre a tutto ciò, se teniamo presente che…

appare chiaro e comprensibile che, per il Signore, il Terzo Giorno è un giorno particolare, ossia: Il Suo Giorno!

Il giorno del “Ritorno del Signore” e il “Giorno del Signore” non sono la stessa cosa.

È abbastanza credibile che Dio Padre abbia racchiuso e per Volontà sua, in quella “costruzione”, che è “La Tenda di Mosè”, la “Storia della Salvezza”; “costruzione” in cui sono rappresentati:

e, sicuramente, tanti altri fatti importantissimi che non abbiamo ancora compreso.
Uno di questi è, con certezza, l’indicazione di una “seconda visita di Gesù” prima del Giudizio Universale, che è racchiusa nel “simbolo del terzo telo”, un telo unico, che è di colore rosso, per Volontà di Dio.
Il Signore, infatti, desidera che il “tetto della Tenda” sia formato da quattro teli:

  1. IL PRIMO, che chiama “Dimora”, è il simbolo del “Periodo del Padre”, cioè “I Dieci Comandamenti”: le due “Tavole della Legge”

  2. IL SECONDO, che chiama “Tenda”, è il simbolo del “Periodo del Figlio” e degli “11 Apostoli”, fedeli a Gesù, in quanto è formato da 11 teli divisi in due gruppi di 5 e 6 teli, sempre con dei cordoncini viola alle loro estremità, che tenevano uniti i 5 e i 6 teli attraverso delle fibbie di rame, metallo meno nobile dell'oro, ma sempre prezioso al tempo di Mosè.

  3. IL TERZO, di colore rosso, ma non più ottenuto con un numero preciso di teli, è il simbolo del “Periodo dello Spirito Santo”.

  4. IL QUARTO, completamente indefinito, rappresenta il “Periodo della Santissima Trinità”, dopo il compimento del Giudizio Universale e del quale la Sacra Scrittura non dice nulla.

L'insieme della prima serie di fibbie forma una linea lunga 24 cubiti – pari a 11 metri circa - e quella delle seconde fibbie forma una linea lunga 30 cubiti – pari a 13 metri circa - e quando i teli vengono messi - prima la “Dimora” (l’insieme dei 5+5 teli, simbolo dei 10 Comandamenti), poi la “Tenda” (l’insieme dei 5+6 teli, simbolo degli 11 Apostoli rimasti fedeli al Cristo) - in modo da coprire la struttura delle 20+8+20 assi ricoperte di oro, con le loro basi ricoperte d’argento, due basi per ogni asse, assi che sono il simbolo degli uomini che per tetto hanno, a loro protezione, i 4 teli, ebbene le due serie di fibbie sul tetto si incrociano formando una enorme croce.

Quello che ora interessa, però, è il fatto che il “terzo telo di colore rosso” è il simbolo del “Periodo dello Spirito Santo”.
Perché il Signore lo ha voluto di “colore rosso”?
Perché è il colore “dell'Amore”, che esprimeremo nei suoi confronti...è colore "regale"....il telo di cui è composto questo colore copre tutta la tenda e sta a significare che l’amore di tutti gli uomini verso Dio durerà molto tempo, cioè, con ogni probabilità, l’intero periodo del “terzo giorno”, proprio come il Signore disse a Mosè: “… Che siano pronti per il terzo giorno”, cioè per il Suo giorno!
Se ciò fosse vero, allora il colore rosso ci fa capire che, nel “Terzo Millennio”, noi ameremo Dio per il puro piacere e vera convinzione di amarLo.
Come sarà possibile ciò?
Lo sarà, se il Signore, come ha detto attraverso il Profeta Ezechiele, ci darà “un cuore nuovo e uno spirito nuovo”; ma ci vorrà il Suo intervento, affinché tutto ciò accada.
Potranno gli uomini amare Dio, senza un Suo intervento speciale?
Certamente no!
Considerando la realtà, l’uomo, creatura di Dio, autonomo di pensare ed agire nel più totale “libero arbitrio” che Dio stesso gli ha concesso, in quanto è nato dal suo Amore, che non è “costrizione”, potrà essere vero figlio di Suo se Lo cercherà, come si va alla ricerca di una cosa preziosa e, il Signore, a Sua volta, dovrà creare anche le condizioni per essere trovato dal suo “figliol prodigo” e “pranzare insieme”.


Che cosa dovrà accadere affinché questo possa avvenire?
Dovrà, forse, verificarsi la manifestazione, in cielo, dell’apparizione del simbolo della croce?
E se ciò avvenisse… “Volgeranno lo sguardo verso Colui che hanno trafitto…”.
Riflettiamo per un attimo: se, Dio lo voglia, comparisse nei cieli di tutto il mondo il “Segno della Croce”, voi siete certi che gli uomini, a seguito di questo avvenimento straordinario, si convertirebbero o, tutta al più, si chiederebbero che significato ha tutto questo?
Sorge spontaneo esprimere quanto qui di seguito: se non si sono convertiti per un morto, resuscitato dopo 4 giorni e che era Lazzaro… pensate che si convertirebbero per dei segni nel cielo?
Probabilmente, direbbero che questo avvenimento che accade sotto i loro occhi non è altro che una nuova trovata pubblicitaria, oppure degli ologrammi (lastra fotografica, che può dare immagini tridimensionali, impressionata dalle figure di interferenza prodotte mediante l’olografia), oppure qualche oscura macchinazione di qualche gruppo religioso.
A questo punto, umanamente e scientificamente parlando, sarebbe ugualmente un fatto opinabile e soggetto a non essere attendibile, quindi non susciterebbe l’effetto dovuto.
Se, però, il Signore, nel medesimo istante, svegliasse la nostra coscienza, illuminasse l’anima di tutti gli uomini di questo mondo con gli occhi della sua Luce e ci desse la certezza della sua Esistenza, allora sì che noi avremmo la sua “Visita”, il suo “Ritorno Spirituale”.
E, dal momento che Lo sentiremo dentro di noi, in tutta la sua Potenza spirituale e divina, come “Fuoco” ardente che brucia, purifica e ricrea, saremo finalmente coscienti che la sua “Venuta Spirituale” sarà reale, costruttiva e trasformatrice.
Ricordate il Vangelo di Giovanni 21,1-25, in cui si parla quando il Signore apparve ai suoi Apostoli sul Lago di Tiberiade?
Ebbene, il Signore invita i suoi Apostoli, dalla riva del lago, a mangiare con Lui il pesce appena cotto sulla brace.
Questa era una rappresentazione con la quale, Gesù, dopo essere risorto, voleva alludere a qualcosa di diverso da quello che intendevano gli Apostoli: il “pesce” rappresentava Lui che, pur salendo al Cielo e ritornando al Padre, aveva lasciato Sé stesso nell’Eucaristia, la quale è disponibile a tutti coloro che vogliono nutrirsi della sua “Divinità”; la “brace” era nient’altro che la sua Passione, che ha “cotto” Sé stesso, per offrirsi quale cibo a coloro che siedono al “banchetto”, che è la Mensa Eucaristica.
Tutto ciò non è altro che l’anticipazione di quello che il Signore ci offrirà, nel giorno del suo “Ritorno Spirituale”: essere “cotti” dal suo Amore, pronti per essere accolti ad adempiere il suo Disegno per una “Nuova Evangelizzazione”.
A questo punto, tutti dovranno fare una scelta definitiva, soprattutto gli uomini dotti, ricchi, superbi – che la Bibbia chiama “monti”. Questa scelta sarà: stare con il Signore o… seguire Satana.
Se sceglieremo di stare con il Signore… dopo che ha “bussato” alla nostra “porta spirituale”, Lui ci darà “un cuore e uno spirito nuovo, rinnovato” e pranzeremo con Lui e Lui con noi e ci presenterà al Padre suo, “per conoscenza e garanzia”.


Apostolo Matteo

Se così sarà, la certezza di questo suo “Ritorno Spirituale” la troviamo anche in Matteo 24,27: “Come la folgore viene da oriente e brilla fino a occidente, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo…”.


Luca Evangelista - Il Sacerdote Zaccaria – Il Benedictus

Se questa “manifestazione spirituale” del Signore dentro ognuno di noi sarà così veloce e “folgorante”, allora pensiamo per un attimo a ciò che Zaccaria ha detto nel suo “Benedictus”: “…per cui verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge, per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre e nell'ombra della morte”.

Questa “Visita” rapida sarebbe il “Secondo Ritorno del Signore”, che sarà seguita, poi, entro un certo tempo, dalla “Visita”, non più “spirituale”, bensì fisica e Lo vedremo nella sua Potenza e Maestà, con immensa gioia nostra e, se così sarà, tutte le Nazioni, in quel momento, si batteranno il petto e volgeranno lo sguardo a Colui che hanno trafitto.
Ecco, quindi, il Segno della Croce, che comparirà nel cielo e che convertirà, definitivamente, gli uomini che avranno avuto la prova dell’Esistenza di Dio e Lo adoreranno!

Viene spontaneo porgerci una lecita domanda:
“Ma… Apocalisse ci dice quando dovrebbe accadere il “Ritorno Spirituale del Signore”?
Certamente!
Anche le numerose apparizioni, passate e presenti, della Madonna e di Gesù, fanno intravedere e intendere questo, perché vogliono prepararci a questo avvenimento - momento con il minor dolore possibile!
E se ce lo dicono… dove è annunciato?


Apocalisse 3,14-22

Nella “Lettera alla Chiesa di Laodicèa” - in Apocalisse 3,14-22 – ad esempio.
In essa si legge: “…Conosco le tue opere: tu non sei né freddo né caldo. Magari tu fossi freddo o caldo! Ma poiché sei tiepido, non sei cioè ne freddo né caldo, sto per vomitarti dalla mia bocca” io sto per vomitarvi dalla mia bocca... Mostrati dunque zelante e ravvediti. Ecco, sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò a lui, cenerò con lui ed egli con me. Il vincitore lo farò sedere presso di me, sul mio trono…”.


Il rigetto dei “freddi” dalla bocca del Signore non vuol certo essere un atto di scortesia, bensì un modo figurativo, come usiamo anche noi umani, certe volte, nel nostro linguaggio, per mandare un messaggio di rifiuto netto e chiaro a tutti coloro che restano, per loro scelta, indifferenti alla Sua parola, scegliendo la dottrina di Satana.
Riguardo ai “caldi”, il Signore li tiene in dovuta considerazione, perché custodiscono e fanno conoscere la Sua parola e la mettono in pratica.

Cosa accadrà ai tutti quei “freddi” e “tiepidi” durante il periodo di grande rilassatezza nei costumi, quando impererà la più totale Apostasia, quando saranno aboliti molte verità nell’ambito della Dottrina della Santa Chiesa di Cristo, quando saranno modificati i Comandamenti di Dio, quando sarà abolito il “Sacrificio quotidiano” – la Santa Messa e la relativa Santa Eucaristia – e nel quale dominerà colui che si opporrà a Cristo, nella persona dell’Anticristo, che è già all’opera da tempo e che non si è ancora manifestato al mondo?
Se non ci sarà per costoro un vero ravvedimento o pentimento, sarà “buio spirituale” completo che sovrasterà le loro anime.
Questo periodo dell’Anticristo dovrebbe durare “tre anni”: si potrebbe metterlo in relazione od avere una connessione ai famosi “tre giorni di buio”, come ai “tre giorni in cui il Profeta Giona rimase nel ventre della balena”, ai “tre giorni di Cristo nel Sepolcro”
Saranno pochi gli uomini – “il piccolo gregge” – che manterranno ancora accese “le lampade” della fede in questo periodo di “buio”, quando la Chiesa sarà sconvolta e messa “sulla brace”, come fece Gesù sulle rive del Lago di Tiberiade con il “pesce”, che Lui stesso rappresentava e che doveva essere “cotto” dalla Passione, per la salvezza di tutta l’Umanità.
Il Signore permetterà che la Chiesa, che l’intera Umanità subisca questa “cottura”, al fine di “assaporare” chi è nel “piatto e nel calice” della sua Volontà.

Ciò che dicono oggi “i veggenti” non dovrebbe interessarci più di tanto. È la Bibbia che fa stato, lo dice ripetutamente la Madonna in varie apparizioni confermate dalla Chiesa!

Dopo la tempesta… arriva il sereno!
Dopo l’Apostasia, dopo il periodo dell’Anticristo, che sarà sconfitto definitivamente… arriverà nostro Signore a splendere la nostra vita, le nostre anime con la sua Luce divina, il male sarà debellato e la Promessa di Dio Padre avrà, finalmente, il suo compimento:
“Porrò il mio Spirito dentro di voi, voi sarete il mio popolo e Io sarò il vostro Dio” (Ezechiele 36,27-28 § Geremia 11,4 – 30,22 § Levitico 26,12).


Matteo Evangelista 7,15-20 – I falsi profeti

“Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro son lupi rapaci. Dai loro frutti li riconoscerete… Ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco. Dai loro frutti dunque li potrete riconoscere”.
Ecco l’insegnamento del Signore riguardo i falsi profeti; prendiamone debita nota e facciamo di tutto per non essere “permalosi”, “fanatici”, “drogati dipendenti” di veggenti, carismatici di turno che, prima o poi, si smentiscono per conto proprio.


Matteo Evangelista 25,1-12 – Parabola delle dieci vergini

Non comportiamoci come le 5 vergini stolte che non seppero essere accorte e previdenti all’arrivo dello “sposo”, perché non sarà più il Signore “a bussare alla nostra porta”, ma se saranno coloro che assomiglieranno a queste vergini, lo “Sposo” avrà ben ragione di dire:
“… In verità vi dico: non vi conosco. Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora”.
Non ci resta altra alternativa: assomigliare sempre più alle altre 5 vergini sagge!

 
La Parola di Dio è infinita, come sono infiniti i contenuti della Bibbia
 

In Cristo mio Re
Devis Dazzani

© Edizioni Adam - Autorizzazioni concesse dall'Editore

Il testo dell’articolo è un compendio, una sintesi del testo - fuori commercio - "La Tenda di Mosè" di Stefano Cagnola. è stato da me praticamente riscritto, in quanto non compatibile all’impostazione per il Web nella sua originale stesura.

Infatti, come ben sapete, nelle pagine Web, non è possibile esporre concetti troppo complessi o eccessivamente articolati e, d’altra parte, anche troppo sintetici, poiché si rischia di aggirare il concetto o il messaggio nelle sue fondamenta.

Penso che scrivere ed esporre nel Web un concetto, una realtà, un argomento serio, sia una delle cose più complesse: è sufficiente fare una “escursione” in Internet, per rendersene conto. Molti scrivono e pochi comprendono ciò che loro hanno scritto: un po’ come certe “omelie” di certi Sacerdoti o Teologi.

Il testo originale del libro, essendo fuori commercio, può essere reperito o richiesto, rivolgendosi al seguente indirizzo,  facendo riferimento al Sito “Profezie on Line: 

 

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