Viktor Brack
ufficiale SS, funzionario della Cancelleria del Führer
Karl Brandt medico,
generale SS. Commissario per la Sanità e la Salute del Reich
Philip Bouhler
generale SS, capo della Cancelleria privata del Führer fino al 1944
Leonardo Conti medico,
generale SS, Segretario di Stato alla Sanità presso il Ministero degli
Interni
Franz Gürtner
Ministro della Giustizia dal 1932 al 1941
SS, gli esecutori: dall'eutanasia ai campi di
sterminio:
Erich Bauer
sottufficiale SS, attivo nel programma di
eutanasia e a Sobibor
Kurt Bolender
sottufficiale SS, attivo nel programma di
eutanasia e a Sobibor
Werner Dubious
sottufficiale SS, attivo nel programma di
eutanasia e a Sobibor e Belzec
Kurt Franz
ufficiale SS, attivo nel programma di
eutanasia e a Sobibor e Belzec
Karl Frenzel
sottufficiale SS, attivo nel programma di
eutanasia e a Sobibor
Erich Fuchs
sottufficiale SS, attivo nel programma di
eutanasia e a Sobibor e Belzec
Kurt Gerstein
ufficiale SS, attivo nel programma di
eutanasia e a Treblinka e Belzec
Heinrich Gley
sottufficiale SS, attivo nel programma di
eutanasia e a Belzec
Lorenz Hackenholt
graduato SS, attivo nel programma di
eutanasia e a Belzec
Josef Hittreiter
sottufficiale SS, attivo nel programma di
eutanasia e a Treblinka
Otto Horn
infermiere, attivo nel programma di eutanasia
e a Treblinka
Robert Juhrs
sottufficiale SS, attivo nel programma di
eutanasia e a Sobibor e Belzec
Heinrich Mattes
sottufficiale SS, attivo nel programma di
eutanasia e a Treblinka e San Sabba
Willy Menz
sottufficiale SS, attivo nel programma di
eutanasia e a Treblinka e San Sabba
Hermann Michel
sottufficiale SS, attivo nel programma di
eutanasia e a Sobibor
August Miete
sottufficiale SS, attivo nel programma di
eutanasia e a Treblinka e San Sabba
Gustav Muntzberger
sottufficiale SS, attivo nel programma di
eutanasia e a Treblinka
Joseph Oberhauser
ufficiale SS, attivo nel programma di
eutanasia e a Belzec e San Sabba
Heinz-Hans Schutt
sottufficiale SS, attivo nel programma di
eutanasia e a Sobibor
Otto Stadie
sottufficiale SS, attivo nel programma di
eutanasia e a Treblinka e San Sabba
Franz Stangl
ufficiale SS, attivo nel programma di
eutanasia e a Treblinka, Sobibor e San Sabba
Franz Suchomel
sottufficiale SS, attivo nel programma di
eutanasia e a Treblinka, Sobibor e San Sabba
Heinrich Unverhau
sottufficiale SS, attivo nel programma di
eutanasia e a Treblinka e Sobibor
Gustav Wagner
ufficiale SS, attivo nel programma di
eutanasia e a Sobibor e San Sabba
Christian Wirth
ufficiale SS, attivo nel programma di
eutanasia e a Treblinka, Sobibor, Belzec e San Sabba
Ernst Zierke
sottufficiale SS, attivo nel programma di
eutanasia e a Sobibor e Belzec
Eluana, morirà, molto probabilmente non si
riuscirà a far nulla e se anche nel caso in cui si riuscisse, probabilmente
i danni causati dall'interruzione dell'alimentazione e dell'idratazione
avranno creato una situazione di non ritorno, si dovrà per forza lasciarla
morire.
Io come uomo, e non tiro in ballo la
religione, mi sento a pezzi, mi sento come violentato da una mano invisibile
ma tangibile di un potere (quello giudiziario), che mi toglie il mio respiro
di libertà. Tutto questo mi spaventa, anzi mi terrorizza.
Con questo scritto non potrò di certo far più
di tanto, ma "non far nulla" è sicuramente peggio.
Posso solo esercitare la mia libertà di
pensiero, la mia libertà di parola e di diffondere ciò con ogni mezzo.
Deprecabile ritengo il comportamento del capo
dello stato, il quale ha giudicato come "non avere carattere di urgenza" un
decreto il quale era inteso a sospendere gli effetti di una sentenza della
Corte di Cassazione, al fine di promulgare in un paio di giorni una legge ad
hoc.
Con questo atto il Signor Napolitano, ha
posta la firma, il sigillo, su una condanna a morte!
A te Eluana, dico di volerti bene,
tutto questo è per noi la prova tangibile di
quanto una vita anche se vissuta così come sei costretta a viverla tu, è
più importante di quanto mai mente umana possa comprendere.
Dal tuo letto di ospedale, nelle tue
drammatiche condizioni, sei riuscita con quella vitalità che
ti ha sempre contraddistinto (come affermano le tue amiche, ed i tuoi
genitori), a muovere milioni di coscienze
a chiedersi se la vita valga la pena essere vissuta completamente
persino nelle tue condizioni.
Per quel che mi riguarda la mia risposta è sicuramente SI.
Il serpente ha morso, ed è un morso che non dà scampo, è un morso
letale, ma morde solo se noi glie lo permettiamo.
In Cristo mio Re
Devis Dazzani
*Le informazioni relative all'Aktion T4 sono tratte dal
sito:
http://www.olokaustos.org/
